Ho iniziato a parlare della signorina (ormai mi pare chiaro che chiamarla “dottoressa” non sia necessario) Justyna Kwasniewicz nella scorsa puntata, nella quale ho messo in luce che, di SEI certificazioni/autorizzazioni da lei decantate sul suo sito medicoolistico.it NON UNA si sia rivelata vera.
In questo articolo approfondirò il tema e cercherò di capire perché la signorina Justyna racconti questa marea di bugie.
L’ultima puntata (sì, ne ho in serbo un’altra) me la riservo per le questioni divertenti di costume.
E quindi leviamoci subito di torno l’ultima, di certificazione, quella fondamentale.
Vale a dire questa…
“Licenza numero 32480, Emirati Arabi Uniti“: è in calce ad ogni pagina del suo sito di “medico”.
La Dubai Health Authority License.
La signorina Justyna, immigrata polacca prima a Rimini e poi a Dubai, la quale si dichiara medico ma tutto fa ritenere non lo sia, decanta una licenza numero tal dei tali a Dubai.
Perché?
Perché come da noi, in Italia, esiste l’Albo dell’Ordine dei Medici, a cui devi essere iscritto per poter esercitare, negli Emirati Arabi, e quindi a Dubai, esiste la stessa cosa: solo che lì si chiama “Health Authority License“, vale a dire “Licenza dell’Autorità per la Salute”.
Funziona più o meno come in Italia: studi all’Università, ti laurei, e poi sostieni un esame presso la Authority la quale, se lo superi, ti rilascia la licenza ed entri in un albo consultabile online. E tu così puoi esercitare.
L’albo sta qui, a questo link.
Io, siccome sono una persona precisa che vuole essere sicura di ciò che dice, ho fatto prima una verifica: ed ho cercato un medico di cui Il Sole 24ORE aveva parlato giusto pochi giorni fa, il 2 Novembre 2023, in un articolo relativo alla fuga di cervelli all’estero.
Il dott. Massimo Piracci.
L’ho cercato quindi su sto sito del Dubai Medical Registry, dove ci sono tutti i titolari di licenza medica di Dubai.
Ed eccolo là. L’ho subito trovato. Con tanto di foto (che sull’Albo online dei medici italiani non esiste, per dire, eppure trovo sarebbe una buona ed utilissima idea).
Quindi, sicura di ciò che stavo facendo, ho cercato Justyna.
Che tradotto in italiano è…
NESSUN RISULTATO TROVATO PER KWASNIEWICZ. NON RISULTA NELL’ALBO DEI MEDICI DEGLI EMIRATI ARABI.
JUSTYNA KWASNIEWICZ, a questo punto, è ufficialmente una bugiarda: una che dice di essere un medico ma NON lo è.
In aggiunta a tutte le altre cose che dice di essere, tutti gli altri enti a cui dice di essere iscritta, che dice l’hanno certificata, e che invece non l’hanno mai manco sentita nominare, in cui di lei non c’è traccia neanche a cercarla col lanternino.
Allora ho pensato che quella licenza 32480 potesse essere il numero di Partita IVA a Dubai: che negli Emirati Arabi si chiama TRN, Tax Registration Number.
E quindi sono andata a cercare il sito della Federal Tax Authority degli UAE, vale a dire tipo la nostra Agenzia delle Entrate: nel quale, esattamente come sul sito della nostra Agenzia delle Entrate, si può verificare l’esistenza di una Partita IVA, un codice fiscale ecc ecc.
Ho quindi messo quel “32480”, numero della licenza di Justyna, e ciò che mi è apparso è stato questo…
“Per piacere, immetti un numero di 15 cifre“. Vale a dire che un numero di Partita IVA negli UAE è composto da 15 cifre, e non 5 come quello che mostra Justyna.
Del resto anche i numeri di licenza del dott. Piracci (lui sì, medico a Dubai) hanno un aspetto completamente diverso da quello scarno 32480 di Justyna Kwasniewicz.
A questo punto di che licenza si tratti credo non lo scopriremo mai: forse una società non a suo nome, o senza obbligo di registrazione (però con un numero di licenza, mah!).
Ma non è importante scoprirlo, perché ormai è certo che Justyna non è un medico.
E ciò, se Justyna trae un vantaggio economico da questa vagonata di bugie, è un REATO.
Quindi la domanda è: Justyna trae un vantaggio economico dal suo spacciarsi per medico?
La Udemy.
Se si scorre il sito della sig.na Kwasniewicz si trova in bella mostra la sezione “Servizi e prodotti”.
Consulenze, corsi, diete, libri (ah già, è “autrice internazionale”), c’è di tutto.
E qui la nostra giovane polacca ha pensato bene di diversificare: consulenze, programmi, diete ed Health Coach si pagano direttamente a lei, tramite “Payhip“, una piattaforma di e-commerce nata nel 2011 in UK.
Per il metodo di pagamento Justyna accetta la qualunque: carte di credito, bonifico su banca, ricarica su Postepay, va benissimo tutto.
Però pure qui non c’è traccia di un numero di Partita IVA: solo un codice fiscale italiano.
Il che, considerando le cifre che chiede per venire direttamente a casa a farti le consulenze, è un bel risparmio sulle tasse (per lei).
I libri invece, manco a dirlo in formato digitale (zero investimento iniziale in spese di stampa), li vende su Amazon e Kobo.
Ma il vertice si tocca su Udemy: è lì che la nostra intraprendente fuffara vende i suoi “corsi”.
Che cos’è Udemy?
Udemy è una piattaforma di e-learning nata negli USA nel 2010, in cui si vendono corsi on line: lo scopo di Udemy è sempre stato quello di facilitare l’accesso al miglioramento delle proprie competenze professionali, tant’è che alcuni dei corsi rilasciano anche certificazioni, e la piattaforma stessa è usata dalle aziende per mettere a disposizione dei propri dipendenti i propri corsi di aggiornamento.
Ovviamente non lo fa per la gloria, ma si prende una percentuale sui corsi e gli abbonamenti acquistati.
Ed è forse per questo che accetta davvero chiunque, senza fare alcuna verifica.
Tipo la signorina Justyna Kwasniewicz, la quale ormai abbiamo capito che non ha alcuna competenza né titolo.
Permettendole addirittura di chiamare i suoi corsi “diploma” e “certificazione“.
Del resto, che ad Udemy non si sprechino troppo in controlli, l’ho verificato io stessa.
Mi sono iscritta ed ho proposto il mio corso “Guarisci dal cancro“.
L’ho proposto nella sezione “Medicina e salute“, fornendo un nome e cognome falso, e mi hanno comunicato che non appena l’avrò completato lo invieranno alla “revisione“: revisione la quale consisterà solo ed esclusivamente in verifiche tecniche quale qualità dell’immagine, del suono e peso del file.
Nulla più.
Conclusioni.
A questo punto io direi che è piuttosto improponibile ingaggiare una lotta senza quartiere contro il colosso statunitense Udemy per la sua traballante etica.
Però una cosa si può fare.
Ed è segnalare la violazione: spiega ilndo che la “dott.ssa” non è dottoressa.
E le hanno già fatto guadagnare qualcosa tipo 20mila sterline ad ufo (basta moltiplicare il costo dei corsi per il numero di allievi di ognuno, è tutto lì, pubblico).
In questo modo le sono già saltati due corsi, i quali erano nientemeno che “master internazionali“.
Magari ad Udemy si danno una svegliata pure sui diplomi e le certificazioni.
Nella prossima puntata i mentori di Justyna ed il perché del suo appeal.
L’Opinionista Scalza detta La Scalza guarda che il numero di P.I. ce l’ha, e le prime 5 cifre sono giuste: solo che per vedere le altre devi iscriverti al suo sito, chiederle la password in segreto, specificando che vuoi sputt… seguire uno dei suoi master, ospitarla per 7gg, e allora, (forse), spunteranno anche le altre 10 cifre
Dici che bisogna fare come con Annabella Pozzoli, e scriverle in privato così ci spiega cosa sia sto misterioso 32480? Magari i soldi che ha puppato finora?
Eh già, ma qualcosa mi dice che “forse” non ti risponderà. Anzi, inizierà a cancellare qualcosina