All’indomani delle elezioni USA e della calata degli Unni sulla collina del Campidoglio, capitanati dal figlio sfigato della mucca Carolina, è parso evidente a parecchi che forse si era un po’ esagerato con la difesa del “diritto d’opinione”, e tutti i social si sono affrettati a chiudere account, bloccare canali, oscurare pagine. Persino Zuckerberg se n’è accorto, che era ora di darsi una mossa. E così i censurati, orfani dei tweet di Donald Trump ed impacchettati sdegno e fake news, sono saliti sui grandi barconi del web per migrare verso lidi più accondiscendenti: primo fra tutti Telegram. Tanto che la piattaforma, 72 ore dopo il tentato colpo di Stato di cocco de mamma ed i suoi fratelli, ha visto salire il numero di utenti di 25 milioni. No dico: 25 milioni in 72 ore, non so se mi spiego.
Ed è proprio su Telegram che esiste un canale pubblico chiamato “The Storm Q-17“: l’ultima volta che ho controllato contava 17.7k follower. Non tantissimi: ma neppure pochi. E per di più in costante crescita. Come si può già capire dal nome, e dallo screenshot in apertura, “The Storm Q-17” diffonde quella roba lì: teorie complottiste Qanon, news farlocche come se piovesse, breaking fantasiose tipo “hanno arrestato il Papa ed ora al Vaticano c’è un suo sosia”. Ovviamente non mancano gli accenni alla pedofilia di Joe Biden e le puntuali condivisioni di ogni delirio di Lin Wood, l’avvocato di Donald, che secondo me è in trip d’acido, se no non si spiega.
Ma a noi di Lin non interessa. A noi interessa chi firma i post di “The Storm Q-17”: chi, anzi, pare passarci proprio notte e giorno, dietro sta cosa, a ritmi da catena di montaggio.
Si chiama Daniela Cecamore.
Premessa: potrebbe serenamente trattarsi di furto d’identità eh. Astuto, ad onor del vero: perchè paiono averlo scelto proprio bene, il nome da rubare e clonare in mille profili.
Infatti, se si fa una veloce ricerca, si scopre che esiste una Daniela Cecamore su Twitter, che posta con la medesima solerzia contenuti dell’identico tenore complottista-schizoide.
Ma, soprattutto, esiste una Daniela Cecamore di Pescara, su Linkedin, che dalla faccia sembra proprio la stessa persona: una Digital Strategist ed Event Manager. Una che firma articoli in cui spiega che “una buona strategia fa leva sulle emozioni, genera sensazioni e fiducia”, si deve “conoscere bene l’audience” e produrre “post virali e video”. In aggiunta pare essersi candidata alle elezioni amministrative di Pescara del 2019 (quante Daniela Cecamore ci saranno a Pescara? E fanno tutte le Digital Strategist?) in una lista a nome “Pescara futura“, una coalizione Lega – Fratelli d’Italia- Forza Italia ed altri vari non esattamente in odor di marxismo.
Ora… Questa Daniela Cecamore di Linkedin si dichiara Event Manager alle dipendenze della Ega Worldwide Congresses & Events. Se si va sul sito della Ega, sezione Team ,di lei non c’è traccia: però è anche vero che in quella sezione sono palesemente riportati solo i nomi delle figure dirigenziali, non quelli di tutti i mille galoppini.
Fra di esse spicca quello della fondatrice dell’azienda (e che azienda! Basta visitare la pagina Our history . Non manca nessuno: Andreotti, Berlinguer, Spadolini…) : la sig.ra Emma Aru.
Emma Aru è la regina dei congressi italiani: è una che sulla propaganda politica ci ha costruito un impero. Sempre restando con eleganza dietro le quinte. Nel 1989 organizzava l’ultimo congresso del PSI ai Cantieri Ansaldo, per un Craxi in declino che le metteva in mano l’elenco del gotha internazionale presente, come racconta in un’intervista a Meeting e Congressi . (EDIT: la lunga intervista non è più disponibile come quando l’ho letta io, solo una breve anteprima. Forse è diventata, poco dopo la pubblicazione di questo articolo, un contenuto riservato agli associati). Da lì è passata ad organizzare il G8 dell’Aquila e poi ad aggiudicarsi un appalto da 12 milioni di euro per il G7 di Taormina (https://www.lanotiziagiornale.it/amica-di-lobby-e-poteri-forti-dalla-comunita-di-santegidio-a-mario-draghi-ecco-chi-e-lady-g7-la-vincitrice-del-maxi-appalto-da-12-milioni/) (EDIT: il collegamento esterno è corrotto, ma l’articolo esiste ancora, bisogna cercarlo su Google). .Guadagnandosi così la stima di molti, fra cui persino Mario Draghi, il cui biglietto di ringraziamento è ben sbandierato sul sito della Ega.
Quindi la domanda finale è: chi è, la Daniela Cecamore che firma un canale Telegram che strizza l’occhio all’estrema destra diffondendo fake news di matrice sovversiva? Chi c’è, dietro quel nome?
Una Digital strategist che lo fa a titolo personale? E che io, fra l’altro, non assumerei mai, vista l’ingenuità con cui abbocca a qualunque idiozia. Per tacere di come incautamente rischia di mettere a repentaglio il buon nome dell’azienda di cui si dichiara dipendente.
Un troll che se l’è studiata benissimo?
E se, complice l’ambiente, avesse incontrato qualcuno che le ha chiesto di fargli una cortesia?