Sabato 8 ottobre 2022 la CGIL ha riunito iscritti e non in una grande manifestazione corale a Roma: per presentare le sue 10 proposte sul lavoro ma, soprattutto, per ricordare l’assalto squadrista e fascista subito dalla sua sede romana esattamente un anno fa, il 9 ottobre 2021.
E non c’era solo la CGIL: c’erano la Fondazione Basaglia, Fridays for Future, Sbilanciamoci… Un sacco di gente.
Quella sede è rimasta aperta ancora in serata, dalle 19 alle 22, per visite guidate e mostrare l’opera restaurata di Ennio Calabria, danneggiata dai vandali di quel giorno di un anno fa. Aperta anche la domenica successiva, e con essa le Camere del Lavoro.
Ma cos’era successo? E che fine hanno fatto i protagonisti di quei giorni?
Ripercorriamo insieme…
Il 9 ottobre 2021 la protesta contro le misure attuate dal Governo per arginare la pandemia, cavalcata per mesi sui social a botte di fake news da esponenti di estrema destra e scappati di casa vari, i quali aspettavano da anni la scusa per ergersi a capipopolo e tentare per l’ennesima volta la scalata, raggiunge il suo apice con una manifestazione no Green Pass in Piazza del Popolo.
Su quel palco in foto, poche ore prima dell’assalto, si avvicendano:
- Roberto Fiore
Avvocato.
Orgogliosamente di destra, diciamo così (“sono lieto di essere definito fascista”). Ex membro del Parlamento Europeo come rappresentante dell’Italia Centrale (posizione ricoperta prima di lui da Alessandra Mussolini). Leader di Terza Posizione (“terza posizione” suona un po’ come l’odierno “antisistema, alternativa”, no? L’idea pare sempre quella), organizzazione di estrema destra la quale, alla fine degli anni ’70, contava fra le sue fila alcuni tra i maggiori responsabili di stragi terroristiche: fugge in UK a seguito del ritrovamento di armi ed esplosivi in una sede di, appunto, Terza Posizione. Per scampare all’arresto. E tornare poi in Italia a pena non più applicabile, in qualità di leader di Forza Nuova.
- Giuliano Castellino
Delfino di Fiore, sostanzialmente.
Dirigente della Destra di Francesco Storace e prima ancora segretario romano di Fiamma Tricolore. Nel dicembre 2014 ha fatto parte del “Popolo di Roma” a sostegno di Alemanno, prima di passare poi con La Destra, il Movimento sociale europeo e Contropotere.
- Nicola Franzoni
Ristoratore di Massa Carrara con un busto di Mussolini orgogliosamente esibito in casa, una candidatura a sindaco in Futuro e Libertà, una causa per mancato versamento dei contributi pensionistici ad i suoi dipendenti, improperi a destra e manca da un numero improponibile di profili Facebook, ed un numero altrettanto improponibile di Daspo da mezza Italia.
Sul quel palco di Roma del 9 ottobre 2021, infatti, giungerà dopo un viaggio rocambolesco nascosto nel retro di un furgone, a sentir lui con l’aiuto di Forza Nuova e dello stesso Castellino: a sentir lui perchè di quell’avventura rende testimonianza pochi giorni dopo in una diretta Facebook, alla presenza dell’avv. Beniamino Esposito, di Simone Carabella (altro esponente della destra romana) e del finto avvocato Tommaso Rossini, recentemente finito agli arresti per circonvenzione d’incapace.
Il motivo per cui nessuna forza dell’ordine sia intervenuta quel giorno a tirar giù il leader del “Fronte di Liberazione Popolare” da quel palco, visto che a Roma non sarebbe dovuto andare (manco a passeggiare sul Pincio, figuriamoci a sbraitare da un microfono in Piazza del Popolo), è che si temeva ciò avrebbe provocato disordini.
I quali, come abbiamo visto, non si sono verificati…
A condurre la kermesse c’era Max Massimi, diffusore a sua volta di molteplici notizie spesso decisamente per nulla attendibili nonchè presentatore, pochi giorni prima, di una conferenza stampa di presentazione del partito di Carlo Taormina, “Italia Libera”, nel cui organigramma di ipotetico nuovo Governo erano presenti Fiore e Castellino.
L’avv. Carlo Taormina: legale di Bettino Craxi in Tangentopoli, di Muccioli, del carabiniere Placanica per la morte di Carlo Giuliani al G8 di Genova, di Annamaria Franzoni…
Nonchè autore di esposti contro magistrati i quali curavano cause che non lo vedevano ad alcun titolo coinvolto. Come quelle per gli omicidi di Marta Russo e Yara Gambirasio: esposti volti a dimostrare che gli uomini, poi dichiarati colpevoli dei delitti di quelle donne, erano invece innocenti. Condannato per discriminazione in ambito lavorativo delle persone omosessuali.
Dopo la passata esperienza in Forza Italia come sottosegretario agli Interni del Governo Berlusconi, si è poi candidato alle ultime elezioni politiche con Cateno De Luca e la sua “Sud chiama Nord – De Luca sindaco d’Italia”.
Uscito dal Parlamento nel 2006, non ci è rientrato neppure ora.
Che fine hanno fatto, un anno dopo?
- Nicola Franzoni
L’ultimo ad essere arrestato, nell’aprile del 2022. Nel frattempo ha continuato a spargere letame indisturbato per il web, riuscendo persino a beccarsi una denuncia per vilipendio (qui il video) alla memoria di David Sassoli, quando il Presidente del Parlamento Europeo morì.
Già ai domiciliari, ha la buona creanza di tacere da allora: i suoi seguaci, amici ed ex amici, continuano a berciare e contendersi ossi su Facebook e Telegram, ma lui evidentemente ha un avvocato dotato di un minimo di buon senso il quale gli consiglia di mantenere un basso profilo.
- Roberto Fiore
Arrestato il giorno dopo l’assalto.
Nel dicembre del 2021 chiede la scarcerazione. Motivo? Le sue precarie condizioni di salute, disse il suo avvocato: messe ancor di più in pericolo dall’essere stato collocato in una cella in compagnia di un detenuto risultato positivo al Covid.
Dopo aver guidato manifestazioni complottiste e negazioniste ed aver proibito ai militanti di Forza Nuova di richiedere il Green Pass, si lamentava di dover dividere lo spazio con un positivo.
Scarcerazione negata allora, ma concessa dopo, con la sola misura cautelare dell’obbligo di firma. Anche lui, come Franzoni, mantiene un basso profilo dietro le quinte.
- Giuliano Castellino
Arrestato lo stesso giorno di Fiore, qualche mese dopo si è poi visto spalancare le porte della semilibertà per essere sottoposto anch’egli al solo obbligo di firma.
Nel frattempo è stato condannato, nel luglio 2022, a 10 anni di reclusione per truffa alla sanità: colui il quale si ergeva a capo della rivolta contro la corruzione, la dittatura sanitaria e l’incuria per la salute dei cittadini, è stato ritenuto colpevole di essere al vertice di un’organizzazione la quale, fra il 2016 ed il 2018, ha incamerato un milione e 350mila euro di rimborsi destinati ai celiaci. Ai malati.
Nel gennaio 2022 riceve, insieme ad altri arrestati insieme a lui (Fiore compreso), la visita dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”: associazione la quale ne dà notizia essa stessa nel proprio sito, con un post dal titolo “A Poggioreale per visitare anche i caini di Forza Nuova”. Convertito sulla via di Damasco, Castellino pochi mesi dopo annuncia su Italia Mensile, il sito in cui regolarmente scrive, di essersi iscritto all’associazione, insieme all’avvocato Taormina, e di volersi battere per i diritti dei detenuti. Tipo lui stesso e Fiore.
Si tratta dello stesso Italia Mensile in cui ha apostrofato come “buffoni e bugiardi” gli inquirenti della Digos (oltre ad averlo fatto in Tribunale), motivo per cui la sua situazione si è aggravata.
Pur restando a piede semilibero.
Tanto che, nelle stesse ore in cui si svolgeva la manifestazione della CGIL per ricordare quell’assalto fascista, Castellino, al momento leader di “Italia Libera” (il partito di Taormina di cui parlavamo più su) rilasciava ai giornalisti quest’intervista. Pochi metri più in là da quella Piazza del Popolo in cui si manifestava contro il fascismo.
Cambiare sempre per non cambiare mai.
Con buona pace di donna Giorgia.