Nel precedente articolo mi ero occupata degli studi dell’avv. Secchi, e del fatto che presentassero alcune stranezze: dall’aspetto esterno un po’ trascurato alla mancanza di targhe a suo nome. Per poi finire ad interrogarmi sulle sue capacità oratorie.
Ma le curiosità che suscita questa figura non si esauriscono qui: ancora più interessanti risultano infatti i clienti con cui spesso lo si trova alle prese, e le strategie difensive che mette in atto per tutelarne gli interessi.
Il primo di questi clienti è lo stato di Antarticland, della cui strana e curiosa vicenda ho parlato in questo articolo.
Il riassunto, a grandi linee, è questo: esisterebbe questo stato, Antarticland, laggiù al Polo Sud. Stato ufficialmente fondato molti anni fa da tale Giovanni Caporaso “Gottlieb”, un italiano residente a Panama il quale sostiene di aver poi solo semplicemente rivendicato, come da suo diritto indiscutibile, quelle terre scoperte da un antenato della sua nobile madre.
Giovanni Caporaso è altresì noto con il nomignolo di “re dei paradisi fiscali“, e nel suo sito ufficiale offre consulenze in materia tributaria.
La singolare vicenda è tornata recentemente in auge perchè Max Massimi, un finto giornalista no-vax, proprio in compagnia dell’avv. Secchi ha lanciato una campagna di “arruolamento” fra i suoi follower: se siete stanchi dello stato italiano non c’è problema, ve ne offriamo noi uno nuovo a cui chiedere la cittadinanza. Soprattutto, quali cittadini di quest’altro stato, non sarete più fiscalmente perseguitati dall’Italia.
Proposta golosa ed interessante per molti, è ovvio. Proposta che ad alcuni ha fatto appunto tornare in mente la vicenda di Antarticland. Però, sostengono Massimi e l’avv. Secchi, non si tratta di Antarticland, come questo blog ha sostenuto, ma di un altro stato dell’Antartide. E quindi per tale motivo la qui presente autrice verrà anche querelata.
Per il giorno 24 dicembre 2021 si attende anzi una conferenza stampa (se così si può chiamare una diretta FB) in cui Massimi, l’avv. Secchi ed il reggente presenteranno questo nuovo stato che non sarebbe Antarticland.
Ora… andiamo a vedere perchè invece si può forse trattare proprio di Antarticland.
Ma non solo: andiamo a vedere perchè poco importi si tratti di Antarticland o meno. Giacchè chiedere la cittadinanza di qualunque stato del Polo Sud (ma anche Nord) comunque esso si chiami, sia davvero una pessima idea. Proprio decisamente l’ultima cosa da fare.
E per farlo occorre fare un piccolo passo indietro…
Lo Studio Gesti di Milano ed il comunicato stampa di Antarticland.
Correva l’anno 2018, e nelle maglie della Finanza finiva uno studio di commercialisti di Milano, lo studio Gesti. Una frode per 1,4 miliardi di euro organizzata al millimetro: notaio, prestanome, falsi modelli di versamento F24, “insomma, tutto il necessario per evadere il Fisco attraverso società off-shore”.
Il titolare dello studio, morto durante le indagini, era “ministro del Governo di Antarcticland“.
E così, a seguito degli articoli usciti sui maggiori quotidiani nazionali in merito alla vicenda, lo Stato di Antarticland emetteva un comunicato stampa, a firma del ” delegato del collegio di difesa, in Italia, delle Altezze Reali Reggenti lo Stato di Antarcticland“: proprio l’avv. Antonello Secchi.
Un comunicato dal tono duro e perentorio: in cui l’avvocato dichiarava e chiariva
- che le “Altezze Reali” non ne sapevano nulla ed erano indignate ed arrabbiate.
- che il fatto che Antarticland non sia stata riconosciuta dall’ONU conta poco (e gli esempi che cita l’avv. Secchi in effetti impressionano)
- che esiste una sentenza di un Tribunale italiano che ha riconosciuto lo Stato in questione
- che Antarticland avrebbe fatto ricorso alle vie legali contro gli articoli giornalistici diffamatori
Cosa che forse poi ha deciso di non fare, visto che gli articoli sono ancora tutti lì, senza che una virgola del loro contenuto e delle parole scelte sia stata modificata.
Ma non è questo il punto che ci interessa di più: e soprattutto che dovrebbe interessare tutti coloro intenzionati a chiedere la cittadinanza in questo stato.
Il punto fondamentale è infatti un altro, ed è quella sentenza del Tribunale di Napoli che avrebbe riconosciuto ad Antarticland lo status di “personalità giuridica di diritto internazionale”: cosa che, ad una lettura superficiale, potrebbe anche indurre a ritenere che ciò significhi che lo Stato italiano ha riconosciuto l’esistenza dello stato di Antarticland.
Ma così NON può essere. Assolutamente NO. E vediamo perchè.
Andiamo con ordine, e partiamo dicendo che:
- una “personalità giuridica di diritto internazionale” non è necessariamente uno stato: può anche essere un ente, od un’ organizzazione. Va da sè che non si può certo chiedere la cittadinanza di un ente o di un’ organizzazione: si può pure pensare di averla ottenuta, perchè qualcuno ti dice che è così. Ma, alla resa dei conti, qualcun’altro ti spiegherà che sempre solo cittadino italiano eri rimasto, nonostante fossi convinto di esserlo diventato di un altro stato: al limite eri solo diventato membro di un’organizzazione, ma questo con la cittadinanza non ha nulla a che vedere.
- la sentenza del Tribunale di Napoli di cui parla l’avv. Secchi l’ho cercata e non l’ho trovata MA non importa: perchè, anche nel caso un giudice napoletano avesse riconosciuto Antarticland (o un qualsiasi altro stato del Polo Sud) come Stato, sarebbe serenamente una sentenza senza alcun valore. Soprattutto per il Fisco italiano.
L’Artide, l’Antartide, il Trattato Antartico e la Convenzione di Montego Bay.
L’Artide, cioè il Polo Nord, non è un continente: è in definitiva l’estensione degli altri continenti e stati che arrivano fin lassù.
Diciamo che non esiste, via: c’è qualche stato che rivendica qualche porzione di territorio, ma il problema di fatto non si pone.
Altro discorso è invece l’Antartide.
Ed è qui, che si gioca la partita: di Giovanni Caporaso Gottlieb, l’avv. Antonello Secchi e Gino Massimi ed Antarticland, ma non solo… di Mario Luigi Farnesi, Conte di Sant’Arcangelo e Barone di Valsenga del “Sovrano Stato Antartico di San Giorgio”; e quella del “Regno dei Santi Pietro e Paolo” di Marcello Gentile (urologo ed andrologo); della Terra della Regina Maud; del Principato della Croce del Sud e del Principato di Castel di Mirto...
Si gioca qui (apparentemente) perchè il Polo Sud, fin da quando è stato scoperto (e la scoperta è piuttosto recente) è stato oggetto delle rivendicazioni di parecchi stati (soprattutto perchè sembra che da qualche parte ci sia il petrolio).
MA tutte queste rivendicazioni sono state vanificate da due accordi internazionali: il Trattato Antartico prima, del 1959, e la Convenzione di Montego Bay poi, del 1982 (Disposizioni Generali sull’Area”, Parte XI, Sez. 2, artt. 136-137/1).
A farla breve e semplice entrambi gli accordi stabiliscono che il territorio dell’Antartide è patrimonio dell’umanità: nessuno può rivendicarne il possesso. Non può esistere alcuno stato in Antartide e tutta l’umanità è tenuta, altresì, a preservarne l’equilibrio naturale.
Questi sono gli stati che hanno firmato o ratificato il Trattato Antartico: nel 2015 erano ormai 53.
Questi quelli aderenti alla Convenzione di Montego Bay: 168 firmatari, 158 ratifiche (tranne il Senato degli Stati Uniti, che spera di trovare il petrolio).
Conclusioni.
Come abbiamo imparato con i molteplici casi di navi delle organizzazioni umanitarie che salvano i migranti al largo, le norme del diritto internazionale valgono SOPRA quelle locali, SE lo Stato in questione ha sottoscritto quell’accordo internazionale: e l’Italia il Trattato Antartico e la Convenzione di Montego Bay li ha sottoscritti eccome. Mancano solo San Marino ed il Vaticano, all’interno del territorio italiano.
Per cui non importa (ecco spiegato) nè andare a recuperare la famosa sentenza del Tribunale di Napoli che conferisce “personalità giuridica internazionale” ad Antarticland, e neppure capire se lo stato pubblicizzato da Gino Massimi e l’avv. Antonello Secchi (ed altri dopo di loro) sia o meno Antarticland.
Perchè, di qualunque stato del Polo Sud si tratti, non esiste e non può esistere, per lo Stato italiano che quegli accordi li ha firmati: anche se magari un giudice del Tribunale di Napoli, un po’ distratto, avesse stabilito diversamente.
Facciamola più semplice: nel caso qualche residente sul territorio italiano volesse chiedere la cittadinanza di uno di questi stati per trasferire lì i suoi soldi (magari affidandoli a qualcuno) deve sapere che per il Fisco italiano, e per l’Italia, quello stato non esiste. E quindi il Fisco chiederà indietro le tasse non pagate con tutti gli interessi. E ci sarà poco da scherzare e dire “ma io sono cittadino del Polo!!!”.
L’unico (forse) modo per diventare cittadini del Polo è essere all’origine non cittadini italiani ma di San Marino e di Città del Vaticano: i quali il trattato Antartico e la Convenzione di Montego Bay non l’hanno firmate.
Gli strani clienti dell’avv. Secchi non sono finiti. Il seguito nella terza parte di questa inchiesta.