A volte mi accade di incrociare qualche personaggio apparentemente di poco conto ma che poi, suo malgrado, mi apre un mondo che si dipana inaspettatamente.
È quello che è accaduto quando mi sono imbattuta in Alex Pinto, un sedicente maestro di yoga partendo dal quale sono giunta a Nicola Franzoni: ed è quello che sta accadendo con l’avv. Antonello Secchi, il partner di Max Massimi, che già mi ha condotta a scoprire la fantastica storia di Antarticland e della World Organisation of States e l’AUGE.
Dico “sta accadendo” perchè pensavo, dopo un’inchiesta in 5 puntate, di avere scoperto tutto: invece mi rendo sempre di più conto che incuriosirsi alla vita professionale dell’avv. Secchi è come aprire un vaso di Pandora che non finisce mai di stupire.
Iniziamo dal cercare di capire dove l’avv. Secchi eserciti la sua professione…
Dov’è lo studio dell’avv. Secchi?
Nato in Sardegna, a Sedini, l’avvocato è iscritto al Foro di Castrovillari, Cosenza, dal 2002. Nonostante ciò è solo dal Settembre 2021 che è diventato anche Cassazionista.
Stando inoltre a quanto riporta il sito del Consiglio Nazionale Forense, ha due studi:
- Via Roma 41/A, Fano (PU).
Qui, come dimostrano le foto scattate il 6 Dicembre 2021, c’è un locale su strada con le vetrine impolverate da cui si intravedono scatoloni ammassati all’interno, una cassetta delle lettere un po’ vetusta ed un foglio che invita i corrieri a rivolgersi al bar a fianco.
Nessuna targa, se non quella di un misterioso “Snarp”, Sindacato Nazionale Antiusura (tema caro all’avv. Secchi, che risulta anche fra i soci fondatori del Forum Nazionale Antiusura. Argomento su cui mi sono già dilungata ma su cui, addirittura, tornerò in seguito).
- Via Dante Alighieri 107, San Demetrio Corone, CS.
Qui invece, stando alle immagini di Google Maps aggiornate a Maggio 2021, si trova una graziosa piccola casetta del profondo Sud, anch’essa con una cassetta delle lettere un po’ vetusta. Anche qui non una targa.
A dirla tutta, girellando per il web, spunta qua e là anche un terzo studio.
Forse era uno studio associato dove esercitava in passato: perchè in Via Dell’Abbazia 17 a Fano ci sono in effetti non uno, bensì due studi legali. Ma il nome di Secchi non risulta.
Il quarto studio.
Ebbene sì, pare ve ne sia addirittura un quarto: e spunta fuori da una famosa sentenza di Cassazione del 30 Aprile 2019.
Si tratta dell’esposto-querela che l’allora Generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, insieme a tale Giuseppe Pino, presentò al Tar del Lazio: sotto l’egida di Secchi. E che il Tar del Lazio respinse.
E non stupisce che Pappalardo avesse scelto, fra mille, proprio Secchi, visto che erano entrambi addentro alla famosa World Organisation of States.
Secondo Secchi e Pappalardo, fondatore dell’allora “Movimento di Liberazione Italia“, di cui Giuseppe Pino era legale rappresentante ed amministratore, le elezioni amministrative del 2017 erano da ritenersi nulle perchè indette da un Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a sua volta illeggittimo.
Teoria, questa, che imperversa tutt’oggi in mille e più dirette FB dei negazionisti del Covid, dal finto giornalista Massimi al finto avvocato Rossini, fino a decine e decine di vari azzeccagarbugli, nonchè persino qualche giudice di Corte Costituzionale.
E tutto ciò nonostante la cocente sconfitta subita in Cassazione: la quale si è pure un filo innervosita. Perchè…
“Il ricorso per Cassazione per motivi di giurisdizione è ammesso contro le sentenze del Consiglio di Stato“: ma Pappalardo & C. avevano perso di fronte al Tar del Lazio, che è tutta un’altra cosa. E quindi…
E qui mi viene, da profana, da pormi una domanda: perchè Secchi ha presentato questo ricorso? Vista la sentenza della Cassazione non mi restano che due ipotesi:
- Secchi è un avvocato un po’ più sprovveduto di quel che sembra: e di come Max Massimi lo dipinge.
Nel 2021 è diventato anche un avvocato Cassazionista: perciò nel 2019 era quasi alla fine (o aveva già concluso) il suo percorso di 5 anni per poter accedere all’esame che gli ha poi dato questa qualifica.
Ora… ignorare un principio di procedura così basilare, e cioè che non puoi presentare in Cassazione un ricorso in materia giurisdizionale contro una sentenza emessa da un Tar, non è proprio un errore da poco per un Cassazionista. Tant’è che i tuoi clienti ci rimettono pure 5mila e passa euro (oltre alla parcella magari, ma questo non è detto, può essere abbiano fatto le cose in amicizia).
- Secchi è un avvocato scaltro.
Sa benissimo che l’esposto al Tar non sta nè in cielo nè in terra. E altrettanto bene sa che non potrebbe presentare il ricorso in Cassazione. Però lo fa lo stesso: perchè serve a fare eco mediatico. Serve a dire che il Tar ha respinto la “legittima” protesta, che pure la Cassazione da quell’orecchio non ci ha sentito ed è corrotta etc etc, continuando così a diffondere per il web una teoria sulla presunta illeggittimità dell’attuale Presidente della Repubblica.
Ma torniamo alla questione quarto studio legale.
Stando allo screen dell’esposto al Tar tratto dall’articolo di Next Quotidiano che ho linkato sopra, il Movimento Liberazione Italia aveva eletto domicilio in Viale Vittorio Emanuele II 154, Roma. E lo studio di Secchi continuava ad essere il locale su strada palesemente trascurato di Fano.
Ma quando poi apri la sentenza il viale non è più viale bensì Corso ed è diventato lo studio (il quarto, appunto) dell’avv. Secchi.
A quell’indirizzo però c’è lo studio Strippoli
che pare offra, fra le varie cose, consulenze in materia bancaria e gestione della crisi d’impresa: ma non annovera Secchi nel suo Team.
Conclusione.
Insomma, se qualcuno volesse avvalersi dei servizi dell’avv. Secchi non è chiarissimo dove questi riceverà il suo cliente: perlomeno lascia delusi scoprire che non ci sia neanche una targa fuori, da nessuna parte.
In più resta da chiarire il dubbio se sia un professionista un po’ sopravvalutato oppure un abile affabulatore: e questo punto lo approfondirò nei prossimi articoli (senza la pretesa di dare risposte univoche).