Lun. Ott 14th, 2024

Nell’ultimo articolo, quello su Max Massimi ed il nuovo Stato di Antartica (che consiglio di leggere come premessa a questo) non mi sono dilungata in troppi dettagli di contorno: ad esempio non ho parlato del “colpo di Stato” del 2013. Vicenda che il lettore può ripercorrere da sè andando sul link di Libero senza che io stia ad annoiarlo troppo: anche perchè è ad altro che vorrei arrivare.

E non ho neppure citato il sito del Principato di King e della Federazione degli Stati Australi UTA.

Cittadinanza e salvaguardia dell’ambiente. E pure attività imprenditoriali (in Antartide. Fra i pinguini): esattamente tutte le cose di cui parla Max Massimi nel suo video.

Infatti pare proprio che Antarticland ed il Principato di King siano strettamente legati.

Anche se il nome degli altri paesi della Federazione (i cui passaporti sono “riconosciuti in molti Stati“, come si legge nello screen: i passaporti, badate bene alla sottigliezza del testo. Non i paesi) non pare sia possibile saperlo. Il sito infatti è pieno di ogni ben di Dio, corredato da testi e foto (geografia, turismo, economia, persino le “missioni segrete”): ma quando vai a cliccare su “La Federazione dei Paesi Australi“… Niente. Il nulla. Pagina vuota.

Qualche differenza fra il Principato di King ed Antarticland c’è, però.

Ad esempio il fatto che, se Antarticland sembra strettamente legata a Panama, dove vive il suo sovrano Giovanni Caporaso Gottlieb, il Principato di King risulta puntare verso acque più vicine. Ma altrettanto libere.

Ed anche lo stemma non pare identico

Ebbene, tutta questa faccenda di carte trafugate a Montecarlo, stemmi e questioni dinastiche, mi ha ricordato un vecchio personaggio, che forse non molti conoscono: la cui storia vi racconterò nel prossimo paragrafo e, nell’ultimo, capirete cosa c’entra tutto questo col mondo dei complottisti e negazionisti no-vax.

Stefan Cernetic.

Stefan Cernetic è un signore originario di Torino di circa 60 anni: che da sempre sostiene di essere un nobile. Per la precisione il Principe del Montenegro. Solo che, ahimè, dice lui, in Italia non è apprezzato perchè il suo titolo nobiliare qui non è riconosciuto: ed è per questo che vive a Montecarlo.

Ed infatti, scorrendo la sua pagina FB, il grosso dei contatti pare proprio con la nobiltà balcanica. Nonchè fanciulle di apparente provenienza balcanica che di sangue blu forse non ne hanno molto, ma sicuramente possono presenziare agli appuntamenti di prestigio organizzati dal Principe con l’eleganza che ad essi si addice.

Basta cercarlo su Google, il Principe, e vedrete che non è neppure così sconosciuto: pure alla Rai e Mediaset lo conoscono.

Ed anche in Parlamento: tanto che esiste un’interrogazione alla Camera del 2019, di Fidanza, che pone domande ben precise ed anche direi imbarazzanti. Tipo quelle sulla scorta dei Carabinieri che il Principe, pur non essendo tale secondo la legge ufficiale del Montenegro, avrebbe ottenuto.

Personalmente sono affezionata a questo video del 2013, in cui si presenta ad un ristoratore sostenendo di essere un giornalista di Tripadvisor, proponendo… vabbè dai, guardatelo, c’è tutto: gli chiede di offrirgli il pranzo, a lui e la sua collega, e pure 50 euro. In cambio offre recensione, troupe Rai e, naturalmente (ma che stai a scherzà, ovvio!), regolare fattura.

Sì, ok, divertente storia all’italiana: ma il nesso con negazionisti, sovranisti e nuovi partiti per la libertà del popolo nel 2021 quale sarebbe?

Sarebbe questo…

Quell’interrogazione alla Camera che ho messo più su non è l’unica in cui ritroviamo il “principe” Stefan Cernetic: c’è n’è un’altra, e di ben altro spessore.

Quella presentata al Senato nel 2019 da un gruppo di senatori 5S capitanati da Lannutti, sulla questione del COEMM&CLEMM di Maurizio Sarlo.

Quello di COEMM è un “progetto” che va avanti da anni, e continua ad andare avanti (nonostante l’interrogazione, scaturita da una lunga inchiesta di Moreno Morello per Striscia la Notizia e de Le Iene, per un totale di ben 21 servizi).

Si tratta in buona sostanza del vecchio schema Ponzi, basato sulle donazioni. Io ti dono (perciò volontariamente, mica qualcuno mi punta una pistola alla testa per farlo: e quindi con la legge tutto a posto) una certa cifra di denaro mensile che va a finire in un fondo “comune” da cui un giorno questi soldi mi ritorneranno sotto forma di rendita: il giorno in cui finalmente si realizzerà il progetto onirico di Sarlo & c. di creazione di un nuovo mondo globale più etico e giusto.

Intorno ci sono un sacco di iniziative: comitati vari, convention, ipotetiche nuove monete, raccolte fondi per ritirare su Amatrice colpita dal terremoto, nuove città e nuove banche.

E spuntava appunto anche Cernetic, in quell’interrogazione: perchè tale Santo Santaniello membro del comitato etico scientifico nazionale” del COEMM, si presentava (c’è scritto) “come ambasciatore del principe Stefan Cernetic, reggente di Montenegro, nonché reale di Macedonia e, come spiega lo stesso Sarlo, ha fatto da tramite tra il Coemm e il principe, con reciproco beneficio. In realtà Santaniello è il semplice direttore di un ufficio postale della provincia di Avellino”.

Ora… guardate un po’, lì in basso sottolineato in blu, chi sponsorizzava una manifestazione, in questa primavera, a sostegno delle categorie danneggiate dai DPCM (insomma gravitiamo intorno al movimento “Io apro“: apro in barba ai DPCM).

E guardate un po’ anche questo articolo di primavera 2021: in cui racconto di come Maura Granelli, la Nonna Maura che era sul palco di Roma il 9 ottobre dietro Fiore, Castellino e Franzoni (prima che i tre andassero a dare l’assalto alla CGIL), consigliasse ai suoi follower di rivolgersi, per ottenere il Bonus 110, ad una ditta il cui team era formato da sole tre persone.

Una di queste era un tale Gian Piero Carboni. Il quale, oltre a far parte di quel team, risultava all”epoca il Responsabile per il Lazio dei CAD, Centri di Ascolto e prevenzione del Disagio (ora pare non lo sia più, sul sito c’è scritto che la nomina è vacante).

Che sono un’altra creatura di COEMM.

E mi taccio sul blog “Italiaveritas“, quello dove Max Massimi per un po’ fece le sue dirette a pagamento: perchè le cose ora sono parecchio cambiate, su quel sito ormai defunto, da cui sono spariti tutti e tutto.

Cambiate dopo il mio articolo, che anch’esso quindi non c’è più. Anche se il materiale è ovviamente, come sempre, come tutto, salvato lì sul Cloud.

Di L'opinionista scalza

Scrivo perchè telefonare è troppo faticoso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *