L’art. 21 della Costituzione stabilisce che
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Questo però NON vale per un leghista. Un leghista non ha nessun diritto di esprimere la sua opinione. Vediamo perchè.
1. “Prima gli italiani”. “Aiutiamoli a casa loro”. “Vengono qui per delinquere”. Queste sono le convinzioni del leghista, il suo pensiero, giusto? Su questo siamo d’accordo tutti no? Bene.
La Treccani, la massima autorità per quel che riguarda la lingua italiana, spiega che una “ideologia fondata sul presupposto dell’esistenza di razze umane “superiori“e di altre “inferiori“e intesa, con discriminazioni, ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore” si chiama “razzismo”.
Dire “prima gli italiani” significa dire che questi, la loro “razza”, devono venire prima degli altri. Devono “predominare”: come dice la Treccani.
Inoltre l’ultimo rapporto del Ministero dell’Interno comunica che, negli ultimi 10 anni, il numero degli stranieri (l’altra “razza”) è cresciuto in Italia del 71%. Mentre la criminalità, nello stesso periodo, del 2%. Se “loro” venissero qui per delinquere, e fossero tutti criminali, la criminalità sarebbe dovuta crescere anche lei del 71%, no? O perlomeno ben più del 2. Quindi dire “vengono qui per delinquere” è affermare (in maniera arbitraria ed erroneamente) che la razza italiana è più onesta, superiore a quella straniera. Così, per principio: nonostante i dati numerici oggettivi non lo confermino affatto. Insomma una affermazione del cazzo, che non sta in piedi. Secondo lo stesso Ministero dell’Interno.
Conclusione: le convinzioni di un leghista sono razzismo. Magari prima non lo sapeva. Ma adesso lo sa. Dare del razzista ad un leghista non è un insulto: è la constatazione di un dato di fatto.
2. Sempre la Treccani ci spiega che una “dottrina politica fondata sulla indiscriminata affermazione di motivi nazionalistici e imperialistici, sulla presunta loro adeguatezza a superare e armonizzare i conflitti economici, politici e sociali” si chiama “fascismo”.
“Prima gli italiani” è nazionalismo, no? Dire che “non è razzismo, è che qui già non c’è lavoro per tutti, c’è la crisi, si crea criminalità perchè appunto non c’è lavoro per tutti” è giustificare il nazionalismo con la presunta adeguatezza a superare i conflitti economici, politici e sociali, no?
Conclusione: le convinzioni di un leghista sono fascismo. Magari prima non lo sapeva. Ma adesso lo sa. Dare del fascista ad un leghista non è un insulto: è la constatazione di un dato di fatto.
Conclusione finale.
Sia razzismo che fascismo sono proibiti in Italia: dalla Costituzione in giù (non sto qui a citare la XII disposizione transitoria della Carta, la legge Scelba del 1952, la legge Mancino del 1993 che l’ha ribadita ed addirittura inasprita).
Insomma, c’è poco da girarci intorno: in Italia non puoi, PER LEGGE, essere razzista e fascista. Sì, per te, leghista, che condividi quelle affermazioni finora elencate (che tu sia leghista, ma anche no eh. Pure pentastellato, seguace della Meloni, di Berlusconi o di Nino er pizzicagnolo: fatti una domanda e datti una risposta, come diceva quello), non c’è “libertà di pensiero”. Per te l’articolo 21 della Costituzione non vale. Fattene una ragione. Chiamala come ti pare: “dittatura comunista”, “finta democrazia”, “bavaglio”, chissenefrega. Sei fuorilegge e ti arrampichi sugli specchi, cercando di approfittare di una libertà che qui non ti spetta: qui, di essere becero e violento ed ignorante, non ne hai diritto. Perchè questa nazione rifiuta ogni ideologia basata sulla discriminazione di razza, genere e religione e quindi rifiuta razzisti e fascisti, la cui ideologia è basata sulla discriminazione di razza, genere e religione. L’ideologia leghista si basa su questo.
Non è difficile da capire. Se ti sta bene è così. Se non ti sta bene emigra verso un paese dove il tuo pensiero non è considerato reato: come si stia in quel paese non m’interessa, saranno affari tuoi, contento tu contenti tutti. Ma qui funziona così, e così continuerà a funzionare, te l’assicuro.
PS. Se avete la “libertà di pensiero” nella Costituzione, lo dovete esattamente a quelli che NON la pensavano come voi. Eddai, fate un po’ schifo, ad approfittarne così, diciamocelo. Quando sarete “di destra”, e non fascisti, ne riparliamo.